EMOTUS | Revista Digital

Armonizzazione della voce e della parola

Senza regole e schemi #vocelibera

Stiamo entrando in un’era in cui il cambiamento, la transizione e l’evoluzione dell’essere umano stanno raggiungendo livelli che 10 anni fa non avremmo immaginato.

Recentemente si è parlato molto di binarismo, società binaria, etichette, categorizzazione … Stiamo assistendo a scontri causati da una terminologia utilizzata in maniera scorretta, una mancanza di comprensione verso determinati concetti, per l’ignoranza di alcune persone e per molte altre ragioni che purtroppo non ci permettono di andare avanti.

Ho sempre creduto nella comunicazione per creare un cambiamento, infatti per questo motivo mi adatto da 15 anni all’evoluzione della società, all’evoluzione dell’essere umano, a tutte quelle porte che si aprono a poco a poco e che ci consentono di muoverci verso un altro tipo di realtà.

Oggi mi trovo di fronte alla parola “femminilizzazione”

Perché una donna transgender dovrebbe femminilizzare la sua voce per essere accettata?

Perché la società obbliga le donne transgender a femminilizzare le loro voci per entrare in uno schema che continua a rafforzare il binarismo?

Perché Femivoz rafforza il binarismo in questo senso o supporta questo tipo di pensiero?

Queste sono alcune delle questioni o domande che ci vengono poste quotidianamente da diversi mesi. Per questo motivo, ho ritenuto necessario esprimere apertamente qual è la posizione di Femivoz di fronte a tutte queste affermazioni o domande.

Innanzitutto c’è da dire che Femivoz non sostiene, rafforza o impone in alcun modo un binarismo basato sulla convinzione che in questo mondo ci siano solo il femminile e il maschile.

Al contrario, siamo molto più a favore della convinzione che un giorno la società smetterà di etichettarci non solo a livello di genere, ma anche in base al nostro orientamento sessuale, al nostro modo di vestire, alla nostra razza … o in base a tutti quei fattori, o caratteri che alla fine ci permettono di distinguerci ma anche di discriminarci. Molte persone mi chiamano utopica, ma continuo ad affermare e credere in questa visione che ho del futuro per tutti noi.

Detto questo, vorrei sottolineare il fatto che l’uso della parola “femminilizzazione” non implica in particolare il rafforzamento di un binarismo, ciò che viene rafforzato è la femminilità.

Il fatto di volere o credere in una società futura in cui non esistono etichette non impedisce quindi l’esistenza della femminilità. È importante chiarire che la femminilità non è legata solo alle donne, né al concetto di donna che la società impone o svela, la femminilità è una realtà collegata all’essere umano e sarebbe un vero peccato voler distruggere questo concetto.

A causa di tutto questo dibattito, in Femivoz abbiamo deciso di aprire una nuova era, più libera, più aperta, in cui non imponiamo o rafforziamo, ma aiutiamo, rispettiamo e supportiamo le persone che vengono da noi in cerca di un miglioramento della voce.

Lasceremo gradualmente il termine “femminilizzazione della voce” per far posto alla nuova terminologia “armonizzazione della voce e della parola”.

Vogliamo rompere gli schemi, lasciare da parte ciò che è stabilito, il femminile, il maschile … lasciando la voce libera, permettendo a ogni persona di esprimersi come si sente senza doversi sentire male o non essere accettata.

Perché in realtà questo è davvero ciò che facciamo, indipendentemente dal genere a cui appartiene la persona che viene da noi, ciò che facciamo è armonizzare la sua voce in coerenza con la sua personalità e identità, al fine di aiutarla a guadagnare sicurezza, a sentirsi più sicura di sé e più in sintonia con chi è veramente.

Non imponiamo un canone vocale stabilito da una società binaria o di altri tipi, quello che facciamo è rispondere a una domanda proponendo corsi di allenamento vocale che consentano alle persone di sentirsi meglio con sé stesse senza dover influenzare la propria visione del mondo, della voce o della società in cui vivono.

Che cosa sono esattamente le sessioni di armonizzazione della voce e della parola?

Si tratta di lavorare la voce, il modo di parlare, il modo di comunicare della persona che si adatti meglio al suo modo di essere, alla sua identità e alla sua personalità.

Come si definisce il tipo di voce o il modo di parlare che corrisponde a una persona?

Noi non decidiamo nulla o non imponiamo nulla, è la persona che viene da noi a spiegarci che tipo di modo di parlare o voce vorrebbe avere. E il team Femivoz lavora per modellare la sua voce e il suo modo di parlare al fine di raggiungere gli obiettivi fissati insieme alla persona che viene da noi.

In breve, confidiamo nell’essere umano e nella sua capacità di evolversi verso una società in cui si sentirà realizzato, accettato e rispettato. Nel frattempo, abbiamo lanciato questo nuovo concetto di armonizzazione della voce e del parlare al fine di progredire e avanzare verso quella società, che per alcuni è utopica, in cui il nostro lavoro continuerà ad essere importante ma in cui gli stampi, le regole e le barriere abbiano cessato di esistere.

Mariela Astudillo Logopeda specializzata nella femminilizzazione della voce

ARTICOLO SCRITTO DA

MARIELA ASTUDILLO

Logopedista specializzata nella femminilizzazione della voce, autrice della Logopedia Emozionale e del Metodo Astudillo

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